Arte partica

Affresco partico rinvenuto a Dura-Europos.

L'arte partica è l'insieme delle opere d'arte prodotte dalla civiltà partica, che mostra influenze sia persiane che ellenistiche. L'Impero partico esistette dal 247 a.C. al 224 d.C. in quello che corrisponde attualmente al Grande Iran comprendendo anche alcuni territori al di fuori di esso. I siti partici sono spesso trascurati negli scavi. Lo stato della ricerca e delle conoscenze sull'arte partica è di conseguenza ancora molto incompleto. Anche in seguito alla caduta dell'Impero partico, l'arte partica continuò ad esercitare il suo influsso nelle aree circostanti per qualche tempo. Persino, nelle rappresentazioni narrative, gli attori non guardavano all'oggetto della loro azione, ma si riferivano allo spettatore. Queste sono caratteristiche che anticipano l'arte dell'Europa medievale e di Bisanzio.

I siti partici sono spesso trascurati negli scavi, pertanto lo stato della conoscenze e della ricerca nell'arte partica è ancora incompleta. Gli scavi a Dura-Europos nel XX secolo hanno permesso molte nuove scoperte. L'archeologo e direttore degli scavi, Michael Rostovtzeff, si rese conto che l'arte dei primi secoli d.C., a Palmira, a Dura Europos, ma anche in Iran fino all'India Buddhista seguiva gli stessi principi. Chiamò l'insieme delle opere che seguivano questi principi arte partica.[1]

  1. ^ Rostovtzeff: Dura and the Problem of Parthian Art

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